Rivederlo a tavola con la Nazionale, nel gennaio scorso a Parenzo durante il raduno azzurro prima dei Campionati Mondiali, aveva già suscitato gioia, ricordi indelebili, sollievo. Adesso Dean Turkovic è pronto per un altro dono, a sé stesso e alla pallamano italiana: tornare in campo. La ripresa della Serie A Gold dopo la lunga pausa di inizio anno, con Bolzano impegnata sabato al Pala Gasteiner contro la Publiesse Chiaravalle, coinciderà con il ritorno di uno dei più forti giocatori visti all’opera in maglia azzurra e nel nostro campionato. Non è un ritorno come gli altri, è qualcosa di speciale: il 26 aprile dello scorso anno Dean scopriva di essere affetto dalla leucemia. Nel mezzo dieci mesi difficili, ma nei quali il centrale italo-croato – 88 presenze in azzurro e 2129 gol in Serie A Gold con Bolzano – ha affrontato la malattia con coraggio e determinazione. Non ha mai smesso di lottare. «Sono sempre rimasto positivo, è l’unica cosa che puoi fare». Fino a sabato prossimo. Fino a riabbracciare lo sport con cui abbiamo imparato ad amarlo, partita dopo partita e gol dopo gol.
«Ricordo le due partite dell'aprile scorso contro Appiano e Pressano», ha raccontato Turkovic al quotidiano altoatesino Dolomiten in un’intervista a firma di Stefan Peer. «Non potevo fare nulla, non potevo nemmeno riscaldarmi adeguatamente prima della partita, perché, come ho scoperto in seguito, non avevo più ossigeno nel sangue. Mi sentivo fiacco ed esausto, dopo due sprint non riuscivo più a respirare. Dopo la partita contro il Pressano del 20 aprile, in cui eravamo in vantaggio di 10 gol e abbiamo comunque perso e ho dovuto giocare tutti i 60 minuti, sono tornato nello spogliatoio e mi sono detto: qualcosa non va. Sono andato dal medico della nostra squadra, Eugenio Debiasi, e gli ho detto che non sapevo cosa stesse succedendo. Conosco il mio corpo. La settimana successiva sono andato in ospedale, dove mi hanno analizzato il sangue. Era venerdì 26 aprile, sono andato all'ospedale di Bolzano e lì Eugenio (Debiasi ndr) mi ha detto: Dean, hai la leucemia».
La notizia si è sparsa rapidamente nell’ambiente della pallamano italiana. Da nord a sud, tutti hanno fatto sentire la loro vicinanza a Dean. Tifosi, giocatori, compagni di squadra vecchi e nuovi. «Il primo periodo è stato duro – racconta – soprattutto la prima settimana. Ho ricevuto 3mila messaggi e chiamate. La cosa più difficile non è stato accettare la malattia per me stesso, ma raccontarla agli altri, soprattutto i miei genitori e alla mia compagna. Non mi sentivo male fisicamente, non avevo alcun sintomo. Poi ho iniziato subito la terapia, ho affrontato quattro cicli di chemioterapia, ciascuno di tre settimane. Sono sempre rimasto in ospedale durante quel periodo».
In quei giorni così difficili anche la Nazionale, in campo contro il Montenegro per le qualificazioni ai Mondiali, aveva voluto salutare Turkovic con una maglia da riscaldamento che recitava “Forza Dean”. «È stato un gesto meraviglioso. I tifosi di Conversano hanno srotolato uno striscione per me a Bolzano e lo stesso hanno fatto quelli di Fasano. Lo apprezzo molto. Mi hanno contattato tutti i giocatori della Nazionale, anche alcuni con cui non avevo giocato a lungo. Il mondo della pallamano è stato molto vicino a me, alla mia squadra, ai miei compagni di squadra attuali ed ex. Molti non sapevano come comportarsi e come affrontare la situazione. In molti hanno contattato il mio allenatore Mario Sporcic. Ho detto subito a tutti che ero malato, perché in ogni caso lo avrebbero scoperto da qualcun altro qualche giorno dopo».
«Sono sempre rimasto positivo – ha raccontato ancora Dean al Dolomiten – perché è l'unica cosa che si può fare: mantenere un atteggiamento positivo e attendere. I medici hanno fatto in modo che ora fossi di nuovo in salute; io non ho fatto altro che guardare al futuro con ottimismo. L'equipe medica è stata meravigliosa. E fortunatamente in TV c’era tanto sport da seguire. Ho guardato gli Europei di calcio, il Giro d'Italia, il Tour de France, Wimbledon, le Olimpiadi, poi il campionato di calcio è ripartito ad agosto. Avevo una cyclette in camera, era l'unica cosa che potevo fare per mantenermi in forma. Non pensi mai di giocare a pallamano, ma ho sempre detto che non volevo concludere la mia carriera con questa malattia». E allora rieccoci, dieci mesi dopo: «Non volevo fermarmi così. Quando ho ricevuto l'ok dai medici per una ripresa graduale, il giorno dopo sono subito andato in palestra per allenarmi di nuovo. A novembre e dicembre ho ripreso ad allenarmi con la squadra, ora ho preso parte a tutta la preparazione dopo la pausa invernale, mi sento come prima».
Sabato, a 38 anni, Dean Turkovic e la pallamano italiana potranno riabbracciarsi sul 40x20. «Se dipendesse da me, vorrei finire questa stagione e poi giocare la prossima, perché voglio giocare un’altra annata per intero. Forse giocherò fino a 40 anni. Cinque anni fa ho detto che mi sarei fermato a 35, ma sicuramente voglio giocare fino al 2026 se la mia salute me lo permetterà». Bentornato, Dean.
(foto: Luigi Canu)
Settimane intense per la pallamano italiana. Il percorso tracciato attraverso le recenti uscite ufficiali della Nazionale maschile, culminato con il risultato dei Campionati Mondiali, ha aperto una nuova e stimolante fase nella vita della Federazione. L’avvio dell’ampio progetto quadriennale legato alle Squadre Nazionali, con l’affidamento dell’incarico di consulente e Direttore Tecnico a Bob Hanning, garantisce un’ulteriore spinta propulsiva alla crescita della Nazionale, degli atleti di vertice, contribuendo ad accrescere la vocazione internazionale della FIGH.
«Ma adesso il focus del Consiglio Federale torna sull’attività da svolgere giorno dopo giorno sul territorio nazionale» sottolinea il Presidente Stefano Podini. Mentre nel prossimo fine settimana i campionati torneranno a pieno regime, con la ripresa anche della Serie A Gold dopo la lunga sosta azzurra, sono sempre meno i giorni di attesa prima delle Finals di Coppa Italia, dal 27 febbraio al 2 marzo prossimi al Play Hall di Riccione. «La Coppa Italia resta uno dei nostri appuntamenti clou della stagione, un momento di incontro e di confronto tra club, tra addetti ai lavori, oltre che un’opportunità – continua il Presidente FIGH – per attrarre fan, appassionati, spettatori e curiosi. Siamo certamente in una fase di crescita che va sfruttata a 360°. In questo lavorare fianco a fianco coi club, con chi interpreta ogni giorno il Movimento, rimane una priorità». In tal senso vanno avanti le interlocuzioni del Consiglio Federale con la LipAm (Lega Italiana Pallamano Maschile) e con la Lega Pallamano Femminile al fine di valutare in maniera congiunta idee e progetti volti ad accrescere valore e appeal, mediatico e commerciale, dei campionati di vertice. «Sono al corrente – dice ancora il Presidente Podini – di come Angelo Dicarolo e Antonio Bravi, Presidenti delle Leghe maschile e femminile, stiano lavorando ai rispettivi progetti e che porteranno proposte concrete alle Finals di Coppa Italia. Lì ci sarà modo di confrontarci e promuovere insieme percorsi virtuosi che possano contribuire ad una crescita complessiva del Movimento, abbracciando in parallelo la Nazionale e l’attività dei club, due ambiti inscindibili tra loro».
Maglia azzurra e lavoro dei club s’intersecano in misura ancora maggiore nel progetto di selezione e cura dei talenti e sul versante promozionale. Il primo sfocerà, in chiave sia maschile che femminile, nella imminente partecipazione ai Campionati Mediterranei giovanili, esordio di atlete e atleti nati nei bienni 2008-09 in campo internazionale. Sul versante promozionale sarà approfondito nei prossimi giorni, attraverso il sito web federale, il nuovo progetto «Baby Hand», coordinato dal Consigliere Federale Onofrio Fiorino, per il quale il Presidente Podini ha ottenuto parere positivo e supporto da parte dei vertici delle Federazioni internazionale (IHF) ed europea (EHF) durante i recenti incontri avuti a Oslo. L’interesse riscontrato in particolare da parte della International Handball Federation darà vita ad un incontro, previsto nei prossimi mesi, che il Presidente Federale affronterà a Basilea per un approfondimento e per individuare ulteriori percorsi di cooperazione e di accesso a nuove risorse economiche a favore della FIGH.
(foto: Klahn | Caputo | Pappalardo)
La sala stampa della Unity Arena di Oslo (Norvegia), scenario del week-end conclusivo dei Campionati Mondiali 2025, ha ospitato ieri sera (venerdì) la presentazione alla stampa internazionale di Bob Hanning, nuovo consulente e Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali maschili.
Il Presidente Federale Stefano Podini, intervenuto a Oslo: «Quello che si apre ora sarà un quadriennio olimpico cruciale, durante il quale sarà necessario infondere nuova energia, fissare obiettivi ancora più ambiziosi e mantenere alta la tensione competitiva».
L’incontro ha visto la presenza delle più importanti testate giornalistiche della pallamano internazionale e di media da tutta Europa, segno della grande attenzione attorno all’Italia e al nuovo ciclo tecnico aperto dalla Federazione.
Bob Hanning, che debutterà sulla panchina azzurra il 13 marzo in Lettonia nelle qualificazioni agli EHF EURO 2026, aveva già dichiarato: «Sono molto emozionato per questa nuova opportunità e per la sfida che ci attende. Continuare il grande lavoro di Riccardo Trillini e della squadra sarà un compito impegnativo, ma che accetto con totale impegno. Per sviluppare ulteriormente la pallamano italiana dovremo percorrere questa strada insieme, Federazione, club e giocatori, ciascuno facendo la propria parte. Collaborazione e unità saranno la chiave del nostro successo. Sfruttiamo l'attuale slancio ed entusiasmo per fare progredire ulteriormente la pallamano italiana. Sono grato per il supporto di tutti coloro che amano lo sport della pallamano in Italia. Affrontiamo questa sfida insieme».
Bob Hanning nuovo consulente e DT della Nazionale
(foto: Sascha Klahn)
È il giorno del titolo. La 29esima edizione dei Campionati Mondiali termina oggi (domenica) alla Unity Arena di Oslo. Dalle 18:00 a sfidarsi per la finale saranno la Danimarca, oro olimpico e già vincitrice del titolo iridato negli ultimi tre tornei (2019, 2021, 2023), e dall’altra parte la Croazia, tornata in finale dopo 17 anni.
Gli appassionati italiani potranno seguire ancora una volta i Campionati Mondiali in TV o in streaming. Sky Sport Max (205) trasmetterà la finale in diretta televisiva, in parallelo con la piattaforma NOW. Inoltre la Federhandball garantirà la visione gratuita sulla piattaforma PallamanoTV, che seguirà anche la finale per il 3° posto tra Francia e Portogallo (ore 15:00).
La telecronaca (Aldamonte\Di Marcello) sarà disponibile esclusivamente su Sky Sport e su NOW.
La programmazione dedicata alla fase finale dei Campionati Mondiali 2025:
GIORNO | ORA | FASE | PARTITA | IN TV | IN STREAMING |
2 febbraio | h 15:00 | 3°-4° posto | Portogallo - Francia | - | PallamanoTV |
2 febbraio | h 18:00 | Finale | Danimarca - Croazia | Sky Sport Max | PallamanoTV |
LA FINALE. Danimarca e Croazia si affrontano in una finale inedita e con una netta favorita. I danesi, vincitori delle ultime tre edizioni, stanno disintegrando ogni record e procedono con un cammino senza eguali: non perdono ai Mondiali da 36 partite, sono l’attacco più prolifico e la squadra con il portiere più performante, quell’Emil Nielsen che si attesta su un mostruoso 43% di parate. E poi c’è Mathias Gidsel, a soli 25 anni stella internazionale e top scorer del torneo con 64 reti già prima della finale.
Insomma, i numeri dicono certamente Danimarca, anche alla luce del percorso che la Croazia ha dovuto affrontare, certamente più tortuoso degli scandinavi. La squadra allenata da Dagur Sigurdsson ritrova una finale dopo 17 anni (2009), in semifinale ha eliminato la Francia con una grande prova (31-28) ma ha certamente qualcosa in meno dei danesi. E per la prima volta dovrà giocare in questi Mondiali lontana dall’Arena Zagreb e dai suoi 15.600 spettatori.
C’è un piccolo spiraglio però per i croati: uno dei due pareggi nelle 36 partite consecutive senza sconfitte della Danimarca ai Mondiali è arrivato proprio contro la Croazia, appena due anni fa. Finì 32-32.
(foto: Kolektiff Images)
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