La famiglia di Carlo La Peccerella, presidente del Benevento e dirigente federale in Campania scomparso la settimana scorsa all'età di 57 anni, ha fatto pervenire un sentito messaggio di ringraziamento alla FIGH. La Federhandball, accogliendo le volontà della famiglia, ha inteso condividere tale pensiero con tutto il movimento della pallamano italiana:
La famiglia La Peccerella ringrazia la Figh e tutto il movimento della pallamano italiana per la vicinanza dimostrata che ha confermato le doti etiche e professionali del Caro congiunto Carlo e augura a tutti di continuare l'attività sportiva con l'impegno la dedizione che Carlo aveva profuso nella sua breve ed intensa vita. Grazie di cuore a tutti per la vicinanza mostrata.
Le vittorie di Brixen e AC Life Style Erice rimangono sulla copertina dell’edizione 2024 della Coppa Italia, ma non è il solo momento da evidenziare tra gli highlights delle Finals concluse domenica scorsa a Riccione. Sul 40x20 del Play Hall, infatti, si sono dati sfidati i migliori giocatori e giocatrici italiani, già protagonisti, nei giorni scorsi, dei FIGH Awards.
I riconoscimenti della Federhandball per il 2023, come di consueto assegnati attraverso i voti degli allenatori (Serie A Gold e Serie A1) e poi dei fan, sono stati per la prima volta intitolati ad alcuni grandi interpreti capaci di lasciare il segno nella pallamano italiana dei decenni scorsi, creando così un iconico trait d’union tra passato e presente. In particolare la FIGH ha inteso ricordare le figure di Zaim Kobilica, Andrea Scozzese, Mario Magelli, Pavel Jurina e Alessio Bisori, associando le loro gesta alle categorie, agli atleti e alle atlete dei FIGH Awards.
Migliori italiani assoluti
Domenico EBNER (Lipsia) - Ramona MANOJLOVIC (Erice)
Intitolato a Zaim Kobilica
Migliori italiani di Serie A Gold e Serie A1
Pablo MARROCHI (Conversano) - Eleonora COLLOREDO (Pontinia)
Intitolato ad Andrea Scozzese
Migliori portieri di Serie A Gold e Serie A1
Andrea COLLELUORI (Black Devils) - Chana MASSON (Erice)
Intitolato a Mario Magelli
Migliori stranieri di Serie A Gold e Serie A1
Marko KNEZEVIC (Fasano) - Karichma EKOH (Erice)
Intitolato a Pavel Jurina
Migliori giovani assoluti
Tommaso DE ANGELIS (Benidorm) - Giulia ROSSOMANDO (Salerno)
Intitolati ad Alessio Bisori
Ma non solo: in occasione delle finali sono stati assegnati due ulteriori riconoscimenti. Alle coppie arbitrali Fato-Guarini e Dionisi-Maccarone, che hanno diretto rispettivamente le finali femminile e maschile, è stato consegnato l’8° premio intitolato a Concetto Lo Bello, arbitro di calcio di caratura internazionale e Presidente della FIGH dal 1976 al 1991.
Inoltre, la Federhandball ha introdotto quest’anno un premio intitolato al professor Giuseppe Lo Duca, icona del movimento, allenatore più titolato della pallamano italiana (11 Scudetti e due edizioni della Coppa Italia sulla panchina di Trieste) e guida tecnica della Nazionale. Il riconoscimento dedicato al Prof è stato consegnato a Davor Cutura e Nikola Manojlovic, allenatori rispettivamente di Brixen ed Erice.
Nel corso della cerimonia hanno svolto le premiazioni il Commissario straordinario della FIGH Francesca Macioce, il vice Commissario Elisa Santoni, il capo della Segreteria Politica della presidenza dell’Emilia-Romagna Giammaria Manghi, il Sindaco di Riccione Daniela Angelini, il Presidente del CONI Emilia-Romagna Andrea Dondi, oltre ai DT delle Nazionali maschile e femminile, Riccardo Trillini e Giuseppe Tedesco.
(foto: Luigi Canu)
Come un anno fa a Rimini, Brixen e AC Life Style Erice conquistano la Coppa Italia. Al Play Hall di Riccione oggi (domenica) altoatesini e siciliane gioiscono e scrivono il loro ancora una volta nell'albo d'oro. La 39^ edizione degli uomini, in particolare, è il quarto successo dei brissinesi tra il 1982 e oggi, il secondo consecutivo delle Arpie siciliane.
Presenti alla cerimonia di premiazione il Commissario straordinario della FIGH Francesca Macioce, il vice Commissario Elisa Santoni, il capo della segreteria politica della presidenza dell’Emilia-Romagna Giammaria Manghi, e il Sindaco di Riccione Daniela Angelini. Consegnati anche i riconoscimenti intitolati a Concetto Lo Bello ai direttori di gara delle finali - le coppie Fato-Guarini e Dionisi-Maccarone - e al professor Giuseppe Lo Duca, assegnato per la prima volta a Davor Cutura e Nikola Manojlovic in quanto allenatori delle squadre vincitrici.
Il Brixen bissa il successo conquistato la passata annata a Rimini, mettendo in bacheca la quarta Coppa Italia della sua storia (1982, 1988, 2023 e 2024). In finale la squadra di Davor Cutura supera in un acceso derby altoatesino - il 74esimo della storia - i cugini dell'Alperia Black Devils con il punteggio di 26-25. Di fronte ad un caloroso pubblico giunto in prevalenza dal Südtirol, partono meglio i Diavoli Neri di Merano: al 14’ sono vantaggio sul 7-4. Il trend iniziale viene ribadito al 17’ sul 10-7, con le parate di Andrea Colleluori a fare da elemento scatenante dell'allungo meranese. Sale in cattedra Volarevic: l'estremo difensore italo-croato chiude la porta e al 24’ è c'è tanto dei suoi interventi nella nuova parità (10-10). Al suono della prima sirena si arriva in pieno equilibrio: 12-12. I Black Devils rimettono il muso avanti al 34’ (14-12) ma è il Brixen che, mai domo, comincia a macinare gioco e goal: al 43’, con un contro-break di 6-1 sposta l’inerzia della gara dalla sua parte (18-15). Salgono in cattedra il brasiliano De Oliveira e, seppure più discontinuo, Tomas Cañete. Dopo Volarevic, anche Colleluori chiude la porta e con un gol di Romei i Black Devils ritrovano il pari al 56’ (25-25). Martini, Cuello e Starcevic falliscono tre attacchi consecutivi, Sontacchi invece segna e il Brixen fa festa. È la quarta Coppa Italia dei brissinesi. Tra i realizzatori, sugli scudi il solito De Oliveira 8) e Cuello (6).
Davor Cutura, tecnico del Brixen: “Sappiamo come sono queste partite. In queste manifestazioni bisogna mantenere sempre alta la la tensione. Sono soddisfatto per i miei ragazzi che hanno meritato il successo. Complimenti anche ai giocatori del Merano perchè hanno interpretato al meglio la competizione. E’ un percorso importante quello che stiamo facendo. Questo successo rappresenta un altro passo in avanti. Questa vittoria non so fino a che punto potrà aiutarci per vincere il campionato. Le vittorie possono avere un effetto positivo per poter crescere nella fiducia ma possono anche causarti appagamento. Ogni volta dobbiamo provare solo a superarci".
La AC Life Style Erice bissa il successo della passata annata a Rimini e conquista la seconda Coppa Italia della sua storia (2023 e 2024) superando in un’equilibrata finale la sorprendente Cassano Magnago, capace di arrendersi alle Arpie solo nel finale e col risultato conclusivo di 23-21. Avvio veemente delle ragazze di Manojlovic: al 4’ si è già sul 3-0. Il primo gol delle lombarde arriva dopo cinque minuti (3-1). Con il passare dei minuti la manovra di Cassano Magnago diventa più fluida e, superata la tensione iniziale, all’8’ le amaranto trovano il pari (3-3) con Manfredini. Grazie alle reti di Manojlovic e Tarbuch, poi premiata come MVP, Erice ritrova il vantaggio (6-4 al 15’), ma Cassano Magnago resta a stretto contatto (6-6 al 16’). Le ragazze di Marco Affricano difendono meglio, Erice è più incisiva al tiro ma è leggera in fase difensiva sulle ali lombarde. La conseguenza è rappresentata ancora da un pari al 27’ (11-11). Al suono della prima sirena arriva Erice avanti di uno (12-11). In avvio di ripresa, con la terza rete di Manfredini, Cassano Magnago ritrova subito il pari (12-12) ed il primo vantaggio (34’, 14-13). Bertolino chiude la porta lombarda e il Cassano Magnago trova il +2 sul 15-13. Al 42’ è nuova parità: 16-16, prima di un nuovo vantaggio di Erice a tre quarti d'ora dalla fine (17-16). Al 46’ sono ancora avanti le lombarde (18-17). Il punteggio è basso a causa anche dei tanti errori: posta in palio alta e tanto equilibrio. Entra Iacovello in porta ed Erice prova al 26’ a rompere l’equilibrio: 22-19 in proprio favore. A 160” dalla fine Cassano Magnago torna sotto (22-21), fallendo però la rete del pari con Ponti. È la resa delle lombarde e il secondo trionfo nella manifestazione per Erice. MVP della sfida: Manfredini per Cassano Magnago, Tarbuch per Erice. Migliori realizzatrici: Gozzi (6) per Cassano Magnago), Tarbuch (7) per Erice. Menzione per Antonella Coppola, all'ottava Coppa Italia in carriera (di cui sei a Salerno e due in Sicilia) e giocatrice più vincente della manifestazione.
Nikola Manojlovic, tecnico di Erice: “Abbiamo sofferto molto, era una partita secca che ci ha riservato tante emozioni. Non è stata una bella sfida ma negli ultimi dieci minuti è uscita fuori la nostra difesa che ci ha permesso di centrare il successo. E’ inutile nasconderci: in questa annata siamo la squadra da battere. Siamo riusciti a conquistare Supercoppa e Coppa Italia, ora proveremo a prenderci anche lo Scudetto. La classifica del campionato è molto corta ma il lavoro duro paga. Non ci nascondiamo, la squadra è stata costruita per tutti e tre gli obiettivi. Proviamo a prenderci tutto".
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MATCH REPORT |
h 13:00 |
Finale (femminile) |
AC Life Style Erice - Cassano Magnago |
23-21 | |
h 15:00 |
Finale (maschile) |
Brixen - Alperia Black Devils |
26-25 | Download PDF |
(foto: Luigi Canu)
Il derby altoatesino Brixen - Alperia Black Devils (h 15:00) e AC Life Style Erice - Cassano Magnago (h 13:00) saranno le sfide che domani (domenica) assegneranno la Coppa Italia 2024 al Play Hall di Riccione. Le detentrici del trofeo conquistato lo scorso anno – Brixen al maschile ed Erice tra le donne – potranno difendere il titolo in due sfide che promettono scintille. Doppio appuntamento televisivo con la pallamano italiana e con le Finals: su Sky Sport Arena (204) e su NOW diretta a partire dalle ore 12:50 per le intervite del pre-gara. Live streaming attivo anche su PallamanoTV.
Il programma delle finali di domani:
ORA |
FASE |
PARTITA |
RISULTATO |
MATCH REPORT |
h 13:00 |
Finale (femminile) |
AC Life Style Erice - Cassano Magnago |
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h 15:00 |
Finale (maschile) |
Brixen - Alperia Black Devils |
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Nelle semifinali di oggi sfide entusiasmanti sul fronte maschile, terminate una di misura - il 27 a 26 che ha riportato Merano in finale dopo 16 anni - e l'altra ai tiri dai sette metri nella sfida altoatesina vinta dal Brixen contro Bolzano (29-28). Nel femminile prove di superiorità offerte da AC Life Style Erice e Cassano Magnago nei rispettivi confronti con Jomi Salerno (27-22) e Brixen Südtirol (23-20).
BLACK DEVILS – CASSANO MAGNAGO 27-26. A 16 anni dall’ultima volta (2008), l’Alperia Black Devils torna in finale di Coppa Italia. I meranesi superano all’ultimo assalto un mai domo Cassano Magnago con il risultato finale di 27-26. Gli altoatesini hanno saputo essere più concreti nei momenti topici dell’incontro. MVP della gara: il classe 2004 Paul Raffeiner, subentrato per Visentin e capace di realizzare gol pesantissimi nell’economia del match. Cassano Magnago dimostra di avere superato con carattere e determinazione le fatiche del quarto di ieri (venerdì) contro Fasano e si arrende solo nel finale. L’avvio al Play Hall è tutto di marca meranese: dopo i primi 10’ gli altoatesini sono già sul +5 (7-2). La gara sembra in discesa ma col passare dei minuti, grazie alle reti di Mazza e alle giocate di Savini, i lombardi si rifanno sotto e tornano a stretto contatto degli avversari. Pari sul 14-14, ma un contropiede di Branca permette agli amaranto di chiudere addirittura in vantaggio la prima mezz’ora, pur avendo dovuto rincorrere per larghi tratti. A inizio ripresa Merano replica con una difesa aggressiva. La velocità dei terzini cassanesi mette a dura prova i Diavoli Neri. Doppio vantaggio lombardo sul 17-15 al 34’. Ma la partita procede a ondate. Sorpasso meranese al 53’ con Martini in contropiede (24-23). Da un pivot all’altro: il 26-24 lo segna Romei, tra i migliori del team altoatesino. Cassano Magnago, seppure stremata, trova in Moretti l’energia per il 27-26 che tiene tutto aperto. Riva para sull’attacco successivo, ma l’ultimo tentativo dei ragazzi di Bellotti, con Mazza a tempo scaduto, si spegne sul muro. Merano in finale. Tra i realizzatori sette gol per Cuello nei Black Devils; dall’altra parte il migliore è Moretti (8).
BRIXEN – BOLZANO 29-28 (DOPO I 7M). Nel derby altoatesino il Brixen conquista l’accesso alla finale della Coppa Italia superando i cugini del Bolzano dopo i tiri dai sette metri (29-28). Brixen, come Erice tra le donne, potrà difendere il trofeo sollevato al cielo all’RDS Stadium grazie ad una grande prova di carattere. Recrimina con sé stessa Bolzano, avanti sul +7 e raggiunta nel quarto d’ora conclusivo. Sfida dalle mille emozioni decisa grazie agli errori finali dai sette metri di Basic e Brantsch, ma anche con due concomitanti parate di Volarevic che condannano il Bolzano. Nei 60’ di gioco parte bene Bolzano, avanti subito 2-0. Pronta risposta di Brixen con uno scatenato De Oliveira e con un Volarevic che chiude la porta e all’11’ il punteggio è di 6-3 per i biancoverdi. Bolzano non ci sta e nella seconda parte di prima frazione ribalta: parziale di 8-1 e al 18’ è 11-7. All’intervallo il divario diventa di cinque lunghezze in favore dei biancorossi (16-11). Nella seconda frazione il trend sembra essere uguale a come si era chiusa la prima parte: al 42’ il Bolzano tocca il massimo vantaggio di otto lunghezze (23-15). La gara sembra chiusa ma Brixen ha la forza di riaprirla. I ragazzi di Cutura alzano i ritmi e rientrano prepotentemente in partita. Incredibile pari raggiunto con Endrit Iballi sul filo della sirena. Bolzano perde Turkovic per squalifica dopo un sette metri nei minuti finali terminato sul volto di Volarevic. Nella lotteria dei tiri di rigore Brixen è più preciso e mette in tasca la qualificazione per la finale di domani nel derby d’Alto Adige per eccellenza contro l'Alperia Black Devils. Tra i realizzatori, Paulo De Oliveira timbra la sfida in 12 occasioni. Dall’altra parte il miglior realizzatore è Marko Pandzic con otto.
ORA |
FASE |
PARTITA |
RISULTATO |
MATCH REPORT |
h 16:00 |
Semifinali (maschili) |
Alperia Black Devils – Cassano Magnago |
27-26 | |
h 20:00 |
Semifinali (maschili) |
Brixen – Bolzano |
29-28 (d.t.r.) |
SALERNO – ERICE 22-27. Nel remake della semifinale della passata annata, l’AC Life Style Erice bissa il successo contro la Jomi Salerno e a Riccione s’impone col finale di 27-22. Le Arpie, detentrici del titolo e che già in Supercoppa a dicembre avevano avuto la meglio sulle salernitane, potranno difendere il trofeo conquistato l’anno scorso a Rimini. Orfana di Chana Masson, infortunata ieri nei quarti di finale, Erice è costretta a rinunciare nel secondo tempo anche a Karichma Ekoh, sanzionata con un cartellino rosso per una tiro sul viso di Ilaria Dalla Costa sull’ultima conclusione al termine della prima frazione. Per le Arpie, che partono bene (5-1 al 9’), in porta si alternano Ramazzotti e Iacovello, capaci di non fare rimpiangere l’esperienza di Masson. Erice trova il massimo vantaggio della prima frazione al 19’ (12-6), prima di subire un parziale recupero campano (13-11 al 27’) con gli affondi di Petersen e Barreiro (6). All’intervallo si va, dopo il rosso diretto ad Ekoh, sul 15-13 per le trapanesi. Se nella prima frazione Salerno aveva sofferto le conclusioni della franco-camerunense, nella ripresa a salire in cattedra è Ramona Manojlovic. Prestazione magistrale dell’ex della Jomi, premiata come MVP a fine gara. Dopo il momentaneo -1 di Salerno (15-14), arriva l’accelerazione siciliana: al 47’ il punteggio è sul 24-17 per le Arpie. Per le ragazze di Francesco Ancona il divario resta incolmabile fino al termine, nonostante l’alternativa dell’extra-player adottata per larga parte della ripresa. Tra le fila di Salerno la migliore realizzatrice è Giulia Rossomando (7) mentre, per Erice, Ramona Manojlovic ne mette dentro nove.
CASSANO MAGNAGO – BRIXEN 23-20. Quattro anni dopo la finale giocata nel 2020 a Siena, Cassano Magnago stacca il pass per la finale grazie al 23-20 a spese del Brixen Südtirol, finalista dell’anno passato a Rimini. Le ragazze di Marco Affricano confermano l’eccellente trend evidenziato in campionato – prime al termine del girone di andata – e, con una gara molto attenta e con azioni giocate spesso al limite del passivo, portano a casa un risultato dal grande impatto e grazie al quale lanciare la sfida alle campionesse in carica dell’Erice. Pronte, via ed è già 4-0. Il Brixen sembra stordito e spreca molto soprattutto in attacco ma ha la forza di restare attaccata alle lombarde nel punteggio tanto da raggiungere il meno uno (9-8) al 25’. Altro strappo lombardo e all’intervallo si va sull’11-8. Nella ripresa Brixen continua a sbagliare molto – alla fine saranno quattro i sette metri – ma la sfida continua ad essere ad elastico: ogni volta che Cassano raggiunge il +4, Brixen riesce poi a rimettersi sul -3. Il trend non cambia, ma Cassano Magnago ha testa e cuore per chiudere con lo strappo decisivo. Il gol di Lisa Ponti fissa il punteggio sul 23-20 e fa esplodere la festa. Tra le marcatrici di sfida le più prolifiche sono Giulia Gozzi sul fronte cassanese e Sarah Hilber dall’altra parte, entrambe con sette reti.
ORA |
FASE |
PARTITA |
RISULTATO |
MATCH REPORT |
h 14:00 |
Semifinali (femminili) |
Jomi Salerno – AC Life Style Erice |
22-27 | Download PDF |
h 18:00 |
Semifinali (femminili) |
Cassano Magnago – Brixen Südtirol |
23-20 |
Il tabellone aggiornato delle Finals maschile:
Il tabellone aggiornato delle Finals femminile:
TUTTO IN DIRETTA. Tutte le partite delle Finals sono trasmesse in diretta, con telecronaca, sulla piattaforma PallamanoTV e sul canale YouTube della FIGH. Ma non è tutto: il 4 febbraio copertura televisiva assicurata da Sky Sport Arena (canale 204) che trasmetterà le due finali.
La Coppa Italia vive però anche day-by-day sui canali digitali: in particolare gli highlights, le interviste, le foto e le emozioni dei quattro giorni di Rimini saranno raccontati in tempo feale sui canali Instagram, YouTube, Facebook e sul canale TikTok della FIGH.
(foto: Luigi Canu)
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